Joseph Meister : il primo caso di SI WAX della storia della medicina In questi giorni imperversa il dibattito tra i favorevoli al vaccino anti covid , gli incerti e tra chi giura che non si farà mai vaccinare; può essere allora interessante raccontare la storia di Joseph Meister, un ragazzo Alsaziano che, accompagnato dalla mamma fece parecchi chilometri per raggiungere il celebre Luis Pasteur ed implorare di farsi iniettare il vaccino della rabbia. Questa storia, sopratutto se paragonata ai giorni nostri, ha veramente dell’incredibile ! La malattia Rabbia ai nostri tempi non è più un problema per il mondo occidentale, ma ai tempi del nostro protagonista era una minaccia terribile. Contrarre la Rabbia equivaleva ad andare incontro a morte certa dopo aver sviluppato una sintomatologia Talmente grave che si arrivava ad uccidere i malati per porre fine alle loro sofferenze disumane. I malati avevano allucinazioni, convulsioni, paura incontrollabile dell’acqua e comportamento animale ! Al tempo si sapeva che la malattia era provocata dal morso di cani, volpi e lupi infetti e che il responsabile si annidava nel midollo spinale, non si sapeva invece che era un virus ( il microscopio elettronico sarebbe stato inventato parecchi anni dopo ) Luis Pasteur dopo il colera dei polli ed il carbonchio aveva cominciato a studiare la rabbia ma trovava difficoltà a dare vita ad una forma attenuata della malattia adatta per un vaccino, dopo molti tentativi però riuscì a disidratate una coltura di midollo spinale infetto evitandone la putrefazione, dopo di che cominciò ad avere ottimi risultati vaccinando cani sicuramente rabbiosi prelevati dai canili. 40 animali vaccinati, dopo poche settimane stavano tutti meglio e non manifestavano effetti collaterali , era un grande successo ! È allora, il 6 luglio 1885 che gli si presenta, accompagnato dalla mamma, il nostro Joseph Meister di 9 anni che 2 giorni prima era stato morso ad una mano da un cane evidentemente malato. A questo punto c’è da spiegare un aspetto fondamentale della malattia: La Rabbia ha un’evoluzione singolare : l’animale morde l’uomo ( il suo stato di malattia lo porta ad avere un’aggressività che altrimenti non avrebbe ), la ferita da morso guarisce e dopo 3 – 6 mesi compare la malattia che, a quel punto, è praticamente inguaribile. Tutto questo spiega perché nel caso della Rabbia, caso unico, il vaccino è anche la cura. Pasteur, che non è medico, fa visitare il bambino da due medici che confermano il rischio altissimo che si sviluppi la malattia, ma il vaccino è stato sperimentato soltanto su un piccolo numero di cani, niente si sa se sia pericoloso ed efficace nell’uomo. D’altra parte, Secondo il responso dei medici il bambino che , va sottolineato, in quel momento, a parte una brutta ferita da morso ad una mano, si sente benissimo, avrebbe la certezza di morire in 6 mesi tra atroci sofferenze. La madre implora lo scienziato che, tra molte perplessità e paure, decide di procedere alla cura. Per 2 settimane a Joseph vengono fatte iniezioni di midollo infetto nella pancia. Ogni giorno la dose è un pochino più virulenta affinché l’organismo si abitui ED ECCO ADESSO L’ASPETTO PIÙ INCREDIBILE DI TUTTA QUESTA STORIA resta infatti un dubbio: e se Joseph non avesse la Rabbia ? Come dimostrare che il vaccino ha funzionato? Questo è lo scopo della 13° ed ultima iniezione QUALCOSA CHE A PENSARCI OGGI FA ORRORE Pasteur INIETTA LA RABBIA NEL BAMBINO ! L’ultima iniezione è infatti di midollo totalmente virulento ! L’ultima iniezione non è effettuata per la salute del bambino, ma è effettuata per la Scienza e, forse anche per la Gloria di Pasteur ! Se Joseph Non è stato protetto dalle iniezioni precedenti si ammalera’ di rabbia, ma anche se le diagnosi fosse stata sbagliata si ammalera’ Di Rabbia. Per Pasteur la 13° iniezione è un modo per confermare le sue ipotesi, ma segue un protocollo che oggi lo condannerebbe all’ergastolo ! Passano però soli pochi giorni e lo scienziato riceve il messaggio che si aspettava e che lo rende orgoglioso e felice: Il bambino infatti ha un sano appetito, non ha più febbre e sta benissimo ! Pasteur capisce che quel giorno la medicina ha fatto un altro gigantesco passo avanti !