IL RUOLO DELLA VITAMINA D
La vitamina D fa parte di un gruppo di molecole liposolubili di natura steroidea avente la funzione biologica di aumentare l’assorbimento intestinale di minerali quali calcio, magnesio e fosforo e di regolare il metabolismo osseo, immunitario ed infiammatorio. Oltre a ridurre lo stress e i rischi di depressione, contribuisce alla normale funzione muscolare migliorando la tonicità del muscolo, la salute dei denti e lo stato della pelle (acne) . Può essere definita la vitamina della luce solare, poiché essa viene sintetizzata in seguito all’esposizione solare, direttamente dalle cellule cutanee e solo in piccola parte, circa il 20%, viene assunta con la dieta. Tale vitamina D è presente in pochi alimenti quali: tonno, aringhe, salmone, merluzzo, funghi, tuorlo d’uovo, latte e nel succo d’arance.
la carenza di vitamina D,( ipovitaminosi D), è la condizione medica derivante dall’assenza di appropriati livelli di vitamina D nell’organismo. l’età è un fattore sensibile: le persone anziane sono più carenti di vitamina D non solo perché tendono a passare più tempo in ambienti chiusi, ma anche perché ne producono meno quando si espongono al sole. Nei bambini un sintomo di carenza può essere la comparsa dell’asma, soprattutto nei piccoli che passano molto tempo in casa. Le principali conseguenze della carenza di vitamina D nell’essere umano sono: il rachitismo, nei soggetti di giovane e giovanissima età, e l’osteomalacia e l’osteoporosi, negli individui adulti, Ma anche stanchezza, debolezza e depressione sono riconducibili ad una carenza di vitamina D. Infatti la serotonina, ( l’ormone associato al buon umore), aumenta con l’esposizione alla luce e regredisce quando l’esposizione al sole diminuisce. Questo non significa però che l’esposizione al sole faccia sempre bene alla pelle. Un esposizione troppo prolungata o eventi di natura occasionale (piccola percentuale di popolazione più suscettibile ai raggi uv), può portare alla formazione di tumori cutanei come melanomi.
VITAMINA D E INTERAZIONI CON IL MICROBIOTA
La vitamina D e il microbiota intestinale si influenzano reciprocamente:
Il microbiota interviene per ottimizzare l’assorbimento intestinale del calcio.
La vitamina D, intervenendo sulla composizione del microbiota, è in grado di mantenerne la funzione immunologica.
Il microbiota intestinale regola l’assorbimento e il metabolismo del calcio grazie alla capacità di incrementare l’espressione dei recettori per la vitamina D a livello delle cellule epiteliali
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